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L'eco del Peto n.3

GLI EMARGINATI

In questo articolo parleremo degli emarginati nel mondo. Per ovvii motivi non facciamo nomi, tanto nelle descrizioni ognuno ritroverà qualche conoscente. Innanzitutto iniziamo col dire che una persona emarginata non ha rapporti costanti con la società e con ciò che lo circonda; non ha molti amici e quei pochi li consulta solo per avere informazioni di carattere prettamente scolastico. Molto spesso non pratica alcuno sport e non ha mai visto una discoteca neanche in fotografia (anche se magari ci abita davanti). Bisogna comunque specificare che esistono molti tipi di emarginato; di seguito ne elencheremo alcuni:

- Emarginato Colto: oltre ad avere tutte le caratteristiche dell'emarginato classico, si dedica solamente allo studio e a null'altro. Da questa razza discendono i cosiddetti Secchioni. Sono in genere persone che sanno tutto di tutto e che non suggeriscono o passano un compito ad un compagno neanche se questi gli si sta svenando davanti.

- Emarginato Stupido: é una delle razze peggiori: infatti non impiega il suo immane tempo libero in qualcosa di creativo o costruttivo, ma lo passa magari vegetando con lo sguardo perso nell'aria per ore ed ore. Quando (in uno dei rari contatti con qualcosa di vivo) una persona gli parla, egli emette dei strani versi gutturali, il cui significato non é ancora ben noto. Mentre, quando gli si vede un rivolo di bava scendere ad un lato della bocca, questo significa che la domanda che gli é stata sottoposta é troppo complessa per le sue capacità mentali; si é calcolato infatti che in una scala di valori 0-10 i suoi riflessi si aggirano intorno al numero 1-2.

-Emarginato Antipatico: é il cosiddetto stronzo. Molto spesso, in quei pochi contatti con la società (brutti per giunta), riesce a rimediare dai 6 ai 15 lividi e, nei casi più gravi, anche 2-3 denti rotti e qualche frattura. Ma questo non lo ferma e, tempo una settimana nel primo caso, qualche mese nel secondo, riprende il suo normale comportamento.

-Emarginato Contento: Questo é un caso molto raro di emarginato: egli infatti é in pace con se stesso e non rompe le scatole a nessuno. E' soddisfatto del suo status sociale e non desidera uscire fuori dal suo stato larvale.

-Emarginato Scontento: é una persona che cerca di migliorare le sue abitudini sociali, ma non ci riesce, dato che nella società non c'é mai stato. Sa di trovarsi alla periferia del più basso stato sociale e ciò gli dà molto fastidio: per questo gli si può sempre leggere sul volto un'espressione di dolore atroce.

-Emarginato Consapevole: sa di essere un emarginato ed é consapevole della reputazione che gli altri hanno di lui. Cerca di uscire dal suo stato sociale, ma ogni tentativo risulta vano.

-Emarginato inconsapevole: non capisce la sua situazione, anche se non si spiega i comportamenti degli altri nei suoi confronti; molto spesso non ha problemi gravi e lascia che la vita scorra e prosegua senza di lui.

-Emarginato speranzoso: questo é uno stato in cui prima o poi passano tutti gli appartenenti alla cerchia. Il soggetto  tenta di entrare nella vita comune; se questo tentativo ha successo, egli vive per due settimane come una persona normale, dopo le quali viene nuovamente espulso dal mondo e, a causa di questo trauma, tenta il suicidio.

-Emarginato Totale: é lo stato ultimo dell'emargi-nazione: non va a scuola, non pratica nessuno sport, non guarda la TV. E' come se vivesse in una campana di vetro ed ogni avvenimento non lo sfiora minimamente.

-Emarginato computerizzato: come suo unico compagno di gioco ha il suo Computer, dotato di tutti i comfort. Instaura con esso un legame parassitario, mentre il suo Computer instaura un legame parassitario con la presa della corrente. Quando arriva la bolletta, il padre caccia il figlio di casa; egli allora si arruola nella legione straniera, dove continuerà ad essere un emarginato.

-Emarginato Politico: dedica la sua intera vita alla politica, vive in funzione di essa; invece della foto della ragazza nel portafoglio ha la foto del suo leader politico. Non si iscrive al partito per paura del conseguente impatto sociale, che avrebbe effetti devastanti sulla sua psiche. 

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