formikaio

jenny non si vuole svegliare

..Sopra uno scoglio il vento ha rubato il mio bellissimo pareo colorato d'arancio e dipinto copiando la pelle di un serpente. Il vento, come cogliesse un fiore, lo ha regalato all'acqua salata che lo ha accolto e nascosto. Il giorno dopo, nell'acqua più bassa ho trovato un cerchietto d'oro, così? mi è piaciuto pensare a un baratto: il mare prendeva il mio pareo e in cambio mi regalava il cerchietto d'oro, ma guarda il caso?. meraviglia delle meraviglie, il cerchietto porta tutto in tondo il disegno decorativo della pelle di un serpente. Si tratterà davvero di un baratto, oppure a volte accade che le cose tornano da noi trasformate? Ma è accaduto davvero, oppure sognavo? Se fosse magia? Porto agganciato al mio orecchio questo cerchietto d'oro, chissà a chi apparteneva e quale storia ha avuto?
Giorni dopo ho visitato il mare molto più a sud, in un angolo diverso dove mi appariva distratto dalla folla distratta anch'essa; tutti cercavano qualcosa e nessuno incontrava quello che cercava, né il mare né la folla, tantomeno io che, nella distrazione generale, ho perduto la mia tranquillità, decido quindi di partire puntando verso nord con la speranza di ritrovare lì la calma perduta. Risalendo e poi scendendo, sono passata per le colline fino allo specchio del mio lago di fine estate? Finalmente arrivo. E' di nuovo lago? è di nuovo ombra di acero e quercia, finta pace presa in prestito, un altro sotterfugio, frugando nella quiete di un luogo; così, sottraendomi a rumori che non appartengono di per sé al vento ladro che muove parei, rami e foglie e a uccelli imitatori, io incontro la notte e mi addormento e sogno ancora il mare? di quanto sale è profondo; viaggiando nel sogno, torno di nuovo a sdraiarmi sui ciottoli bollenti di sole, ad osservarne la forma tra le mie ciglia semichiuse? Così come viaggiando ho sognato di tornare?. sognando ho avuto nostalgia di ciò che avevo lasciato, e il sogno è appartenuto ad una mia realtà già smarrita.
Ora gocciola su di me, assorta sulla riva del lago, come una foglia tenera di rosa appena schiusa aspetto la pioggia cadere ?. acqua su di me, sul mio ramo, scivola sul mio gambo fino alla terra, la linfa inturgidisce le mie estremità ed io mi sento fresca, forte e leggera.. leggera... Arriverà l'autunno, finalmente potrò volare sull'alito del vento e al contatto con la terra profumerò di muschio bianco.. avverto prepotente la mia presenza tra la natura dall'acqua risvegliata ..anche io mi sveglio e sono talmente inzuppata che scappo via abbandonando sdraia telo ed anche la mia preziosa agenda, è triste svegliarsi in riva al lago quando piove e nessuno si è preoccupato di te, cerco riparo sotto una grande quercia che mi ripara come fosse mia madre.
La natura mi chiama.. . dove vado quando mi assorbe lo spirito ..cosa sono? Sono il sasso scolpito che osservo nelle mie mani, smussato da un moto perpetuo in un mare emotivo e nervoso, oppure di nuovo foglia fragile, o acqua salata o dolce che leviga.. leviga.. instancabile. Ora galleggio placida come questa acqua, guido i miei occhi serenamente al cielo e lascio cadere il mio sasso nel fondo. Ho ormai raggiunto il centro del lago, beata divina dormiente, è questo il mio sogno preferito? Dormo? il mio colloquio con i pensieri è solitario, ed io mi sento nello sconcerto ascoltando in lontananza un concerto corale, qualcosa o qualcuno che mi chiama all'unione e la mia voce che emerge, anche io faccio parte del coro, me ne accorgo ora che stropicciandomi gli occhi guardo la sveglia e sono già le 9.00?
Avverto il mio respiro irregolare appena uscito all'esterno, mi stiro i muscoli e mi gratto, controllo il mio corpo teso nell'esercizio di un risveglio tiepido. Questa aria mattutina di agosto mi ha colorato la pelle e schiarito i capelli, mi alzo verso un giorno che non conosco ancora, un giorno da colmare, indifferente, nel meccanismo quotidiano, mi muovo ancora leggera, verso acqua da bere nella pioggia, a bocca aperta sotto la cipolla della doccia mi bagno i capelli, la testa, e i pensieri scivolano sul mio corpo fino ai piedi e poi nel buco nero dello scarico ?forse ora sono sveglia davvero. Guardo nello specchio e mi vedo bella senza il trucco, quanto amo l'estate mi dico? sfiorando con le dita le orecchie come fossero foglie di una rosa? nel mio cerchietto d'oro tintinna il sonaglio di un serpente marino e nel veloce apparire di una immagine, riflessa nello specchio che creo mi vedo da me compenetrata, e in un attimo io ?.. Oh mare?. mare?. Come dolce è il tuo sale.

patry

 

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