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Wake up LEO

Vera Drake

Un caso giudiziario diviene dopo più di cinquant'anni un film: non è la prima volta che succede, ma non tutti i film possono fregiarsi di un Leone d'Oro.

Vera Drake, donna di piccola estrazione ma alta moralità, produce aborti clandestini per donne e ragazze rimaste incinte, il tutto all'oscuro della propria famiglia. Sebbene sia il desiderio di fare del bene a condurre la mano della donna, la legge non guarda le intenzioni e punisce severamente gli aborti illegali, ed infatti il giorno in cui qualcosa va storto la donna si trova la Polizia bussare alla porta...

Leigh porta nuovamente sotto la luce il (purtroppo)sempre eterno problema dell'aborto clandestino e della disparità di possibilità che gli appartenenti alle diverse classi sociali hanno nell'affrontare il problema. Ne viene fuori un film decisamente pulito, con una ricostruzione perfetta della Londra del 1950, una storia che tocca quasi pienamente tutti i punti del problema, ed uno spaccato fedele e interessante delle condizioni sociali del dopoguerra. E soprattutto una recitazione magistrale di Imelda Staunton.

Eppure qualcosa (a mio parere) non funziona, sarà l'eccessiva lentezza, saranno le riprese (seppur idonee) troppo monotone e limitate a lentissime carrellate, sarà l'aver appena toccato punti che avrebbero potuti essere sviscerati meglio, ma a fine film si sente che qualcosa manca. Qualcosa manca ...soprattutto per vincere il Leone d'Oro. Che anche il Leone italiano inizi a soffrire della sindrome della "statuetta regalata" che già ha colpito Hollywood? Speriamo vivamente di poterci sbagliare.

6 e 1/2

NOTA: Piacevolissima la figura di Reg (Eddie Marsan) che decisamente merita di essere citata.

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