memoria
22gennaio-15marzo04
la memoria delle labbra
lo spettacolo la noia l'intrattenimento
come lacci criptorensici dèi e regine
aspetterò fino a domani fino a domani
fino a domani fino alla fine dei tempi
finché l'istante sarà mio aspetterò
il sonno distrutto la speranza devastata
la notte filtrata da un buio artificiale
estrusioni lente estrusioni verbali
richiami involuti cicatrici lasciate all'aria
estrusioni domani verbali e richiami criptorensici
dèi filtrati al buio fino all'artificiale fine
sonno notte l'istante latente distrutto
alla fine finché come sarà speranza
raffinerà spettacolose estrusioni
devastata aspetterò aspetterò il mio domani all'aria
cicatrici regine lacci
intrattenimenti lasciati involuti
domani noia fine dei tempi
estrusioni lacci alla noia sonno della fine
domani infine aspetterò intrattenimenti lasciati all'istante
richiami verbali criptorensiche estrusioni
finti domani buio finti domani
tempi involuti
aspetterò regine all'artificiale fine
finché all'aria cicatrici filtrate di speranza
alla spettacolosa raffinatrice dèi distrutti
devastata mia sarà latente come notte
giù
La sensazione piacevole di essere seguiti.. te ne accorgi perché
tante volte sei stato dall'altra parte. E ogni volta temevi che se ne
accorgesse, e la guardavi con un'attenzione che raramente prestavi in
genere. Imparavi i suoi lineamenti, sussultavi ad ogni suo gesto e più
di tutti apprezzavi i movimenti lenti, i passi leggeri aspettando il
treno, il cercare qualcosa nella borsa sempre così piccola. Quella volta
o due che incrociavi gli sguardi reagivi in modi sempre diversi, non
riuscivi mai ad abituartici.
Ed ora è lei che ti segue, una lei ovviamente diversa, e finalmente
puoi guardarla senza il timore d'essere scoperto, perché non c'è niente
da scoprire, dall'altra parte del mondo, mentre lei gioca a giocare col
cellulare e si passa una mano sui capelli. E' un modo tutto diverso di
guardarla, c'è tutto il tempo.
Lei ogni tanto butta qui un'occhiata, a rassicurarsi della tua
esistenza. E' una benedizione sentire il suo sguardo posarsi su di te,
una volta ancora. Impari così a giocare coi tuoi gesti, mentre lei gioca
a mandarti piccoli messaggi nascosti. Fino al momento in cui ti renderai
di quanto tutto questo sia breve e se non insensato almeno stupido.
Perché gli sguardi non reggeranno mai il tempo necessario, è sempre
stato così. I tempi lunghi si dissolvono tra le fermate, che stanno lì
giusto per tirare somme e per distrarvi, semmai. Ve ne uscirete via con
la misera soddisfazione del fantasticare. Con la misera soddisfazione
di ciò che avrebbe potuto, ma non è, e non sembrerà così importante.
giù -
su
scisso
tramestio
noncurante
palpitazione
trauma
progenie emotiva
plasma
incline a tratti
ripercorsa
ferocia
plasma nudo
gelido
rantolo sconnesso
rifugio
inerte
fiducia
cadere increspato
tumida e malfatta
rigida
malriposta
giù -
su
Flebile, clemente
s'appoggia su di me con circostanza.
Aggiusta la giacchetta
con insolita leggerezza, si direbbe
frivola, piuttosto che lunatica.
Da mattina al tramonto, verdeggiando,
nasconde la sua sete come vergognandosi,
rinuncia persino a usare il lavandino
del bagno: l'igiene innanzitutto.
Lesta poi, in un attimo
si guarda intorno, pensa
di non essere osservata, s'accuccia
e beve dalle mani a pugno chiuso,
dallo stesso lavandino,
frettolosa, gracile seppur graziosa.
S'asciuga con la carta dell'igiene.
Soddisfatta, con l'aria di chi non vuol mostrarlo,
si ritira dalla pubblica toilette,
è fatta. Torna svelta alla sua altra occupazione,
far che il tempo passi,
che ne ridano gli alteri
e se ne freghino gli altri.
su
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